lunedì 3 ottobre 2011

La scelta del bioreattore



Grazie ai bioreattori è possibile coltivare: germogli, radici, micro tuberi, bulbi, embrioni, ecc… di numerose specie.I Bioreattori vanno scelti in base alle esigenze delle colture da effettuare al loro interno: batteri, cellule vegetali (e loro tipo), organi (germogli, radici, tuberi, bulbilli ecc). Le colture di ife fungine o di hairy roots richiedono bioreattori di tipo diverso rispetto a quelli usati per le colture cellulari, in quanto richiedono un ancoraggio per la crescita. Lo sfruttamento delle cellule vegetali per la produzione di
composti di interesse vivaistico, ornamentale, floricolo o orticolo richiede la produzione su larga scala. Per questo si rende necessario  dimensionare correttamente i bireattori, infatti, la coltura di cellule vegetali, non sempre può essere effettuata nei bioreattori configurati per la crescita di batteri, a causa di caratteristiche distintive che non sono favorevoli alla crescita di cellule vegetali.

Rispetto ai batteri le cellule vegetali mostrano:produttività meno stabile, maggiore sensibilità allo “stress da taglio” (shear stress), inferiore richiesta di ossigeno e minor velocità di crescita (tempo di duplicazione 25-110 h). Ciascun tipo di coltura deve essere ottimizzata e richiede un bioreattore con caratteristiche peculiari.

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