venerdì 27 maggio 2011

Dottore in Agraria



È fatta! Finalmente sono diventato  Dottore in Agraria! Che soddisfazione! Lo scorso lunedì ho sostenuto la discussione della mia tesi dal titolo “Effetti della qualità della luce nella micropropagazione”: un'ottima discussione, molto apprezzata dalla commissione di Laurea. Una giornata che ricorderò per sempre grazie anche all’affetto delle persone a me care che mi hanno sostenuto fino ad oggi. Rimane un po’ di tristezza nell’abbandonare un ambiente, come quello della Facoltà di Scienze Agrarie di Pisa, stimolante ed unico nel suo genere, fatto di tanti amici e di bellissimi ricordi. 

lunedì 16 maggio 2011

Provette alternative

A differenza del Santo che è stato folgorato sulla via di Damasco, io sono stato folgorato mentre prendevo un aperitivo analcolico alla Casa del Popolo di Ponte Buggianese. Anche se non è proprio la stessa cosa e anche se questa mia avventura non entrerà mai in un libro sacro, rimane a tutti gli effetti una soluzione "geniale". Erano mesi che gironzolavo sul web per trovare un sito che mi permettesse di acquistare delle provette da laboratorio, spendendo pochi euro. Purtroppo non ho trovato niente che andasse bene alle mie esigenze, sia per il costo sia per il numero sproporzionato di provette che mi sarebbero arrivate a casa. Così, come racconto nel video, mente prendevo l'aperitivo,  mi è venuta la brillante idea di utilizzare come provette le bottigline del Bitter. Non male come idea visto che mi permette di risparmiare oltre 50 euri!!!

martedì 10 maggio 2011

Presentazione Laurea

Visto che con voi ho condiviso praticamente tutto il percorso che in un modo o nell'altro mi ha portato a conseguire laurea, ho deciso di pubblicare anche la prima pagina della presentazione in PowerPoint. Subito dopo il 23 maggio, giorno della discussione della tesi, come promesso pubblicherò alcuni capitoli riguardanti gli effetti della qualità della luce nella micropropagazione. Per quanto riguarda il resto sto ancora aspettando il pHmetro dalla Spagna. Appena arrivato, visto che alcuni di voi mi hanno chiesto più info su questo strumento, pubblicherò altre specifiche del pHmetro.

lunedì 9 maggio 2011

pH

I valori del pH del substrato devono essere tali da consentire la crescita dei tessuti vegetali. Il pH influenza:

- la solubilità dei sali:se è troppo basso i fosfati ed altri sali con alto peso molecolare possono precipitare;
- l'assorbimento degli elementi nutritivi e degli ormoni: con bassi valori di pH le vitamine del gruppo B e l'acido pantotenico, le auxine e l'acido gibberellico diventano instabili ed, inoltre, viene ritardato l'assorbimento degli ioni ammonio;
- la solidificazione dell'agar.

Per questi motivi il range di variazione del pH è abbastanza ristretto ed il valore ottimale per molte specie è compreso fra 5,2-5,8. In questo intervallo i sali si mantengono nella forma solubile, anche in presenza di elevate concentrazioni di fosfati, inoltre questi valori sono sufficientemente bassi per permettere una crescita rapida dei germogli. Durante la sterilizzazione del substrato il valore del pH subisce un abbassamento di circa 0,2-0,3 punti. Si modifica anche durante lo sviluppo della coltura per la metabolizzazione di alcune sostanze.

In alcune specie il pH scende nelle prime due settimane di coltura per poi risalire alla fine della subcoltura. Secondo alcuni Autori ciò è dovuto alla CO2 prodotta dalla respirazione dei vegetali, mentre altri sostengono che la diminuizione del pH è legata all'assorbimento dei cationi presenti nel mezzo, mentre il successivo aumento è dovuto alla metabolizzazione degli anioni, sopratutto quelli nitrici.  Per quanto riguarda la stabilità dell'agar, un pH troppo acido determina l'idrolisi dell'agente solidificante durante la sterilizzazione in autoclave, causandone la perdita del potere addensante. Al contrario, un pH troppo alcalino rende il substrato viscoso e ciò rende più difficile lo sviluppo dei germogli.

venerdì 6 maggio 2011

pH e micropropagazione

La correzione del pH del mezzo è una fase essenzia­le. Le cellule vegetali preferiscono un pH leggermen­te acido, generalmente tra 5.3 e 5.8. Valori di pH infe­riori a 4.4 o superiori a 7, generalmente inibiscono in modo considerevole la crescita e lo sviluppo in vitro. Tale effetto negativo e probabilmente causato da diversi fattori, quali la minore stabilità di fitoregola­tori come l'IAA e l'acido gibberellico, la precipitazio­ne dei fosfati, la minore stabilità della vitamina B, e dell'acido pantotenico, il ridotto assorbimento degli ioni ammonio, le variazioni di consistenza dell'agar (la riduzione del pH provoca la liquefazione dell'a­gar). La correzione del pH è l'ultima fase prima del­l'aggiunta e del dissolvimento dell'agar. Successiva­mente il mezzo viene distribuito nei contenitori ed autoclavato. Se il valore del pH è diverso da quello desiderato, esso deve essere corretto mediante KOH, nel caso in cui occorra alzarne it valore o mediante HC1 se occorre un pH inferiore (utilizzando soluzio­ni 0,1 o 1,0 N). L'idrossido di sodio (NaOH) può essere ugualmente usato, tuttavia esso può causare un indesiderato incremento di ioni sodio. Generalmente il pH di un mezzo decresce da 0,3 a 0,5 unità dopo la sterilizzazione in autoclave; esso inoltre varia durante it periodo di coltura sia per fenomeni di ossi­dazione, per assorbimento differenziale e per la secre­zione di sostanze originatisi dai tessuti in crescita.

Mezzo di coltura 2

Ci siamo, domani mattina finalmente consegnerò le due copie della tesi in segreteria e presenterò l'esposizione al Prof.. Oltre a questo volevo dirvi che nella dispensa MEZZO DI COLTURA è stato inserito un nuovo capitolo dal titolo Caratteristiche di alcuni dei mezzi di coltura più utilizzati. 

mercoledì 4 maggio 2011

pHmetro

Buondì! Oggi sono particolarmente contento visto che è stato messo un'altro tassello per portare a compimento la Laurea. Ieri infatti sono andato a ritirare le tre copie stampate e rilegate della mia tesi che dovrei consegnare entro lunedì in facoltà per potermi laureare il 23 maggio. Ma non voglio certo parlarvi soltanto di questo. Ieri infatti per festeggiare, ho deciso di comprare un pHmetro, utile nella preparazione dei mezzi di coltura.Nello spirito del progetto, il modello di pHmetro acquistato è semplice da usare e di conseguenza economico. Mi sarà utile per regolare i valori di acidità del substrato. L'alternativa erano le cartine al tornasole, ancora più economiche ma decisamente meno precise. Di seguito riporto i dati dello strumento pagato solo 28 euri. Il misuratore pH è uno strumento tascabile a tenuta stagna (waterproof) per la misura del pH. Assicura una risoluzione di ±0,01 pH e una precisione delle misure dello ±0,1 pH.


Operazioni:
Rimuovere il cappuccio protettivo e sciacquare con acqua eventuali cristalli bianchi
- Accendere lo strumento.
- Immergere nella soluzione fino al livello max. di immersione.
- Agitare leggermente ed attendere che la lettura si stabilizzi.

Calibrazione:
- Immergere l’elettrodo dello strumento nella soluzione tampone a pH 7 (o 6.864)
- Attendere che la lettura si stabilizzi.
- Con il cacciavite far ruotare il trimmer di calibrazione pH7 finché il display visualizza il valore "7.0".
Risciacquare l’elettrodo con acqua ed immergerlo in una soluzione tampone a pH 4 (o pH 10)
- Attendere che la lettura si stabilizzi.
- Con il cacciavite far ruotare il trimmer di calibrazione pH4/pH10 finché sul display viene visualizzato il valore "4.0".

Caratteristiche:
- Waterproof
- Alta precisione
- Gamma di misurazione: de 0.00 a 14.00 pH
- Risoluzione: 0,01 pH
- Accuratezza: ±0.1pH
- Compensazione automatica della temperatura (da 0 a 50°C)
- EMC DEV: ±0.2pH
- Umidita relativa: <95%
- Dimensione: 150mm x 29mm x 20mm
- Manuale
- 3 pile 1,5 volts 


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